Bathe The Purity

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Stavo preparando la cena quando delle urla richiamarono la mia attenzione.
Uscì di corsa dalla tenda e sentì il ragazzo che chiamava ad alta voce la nostra sciamana.
Quando arrivai sul posto ella era già là, china su un ragazzo in preda a spasmi e convulsioni:si
muoveva a scatti, incoscente, e dall’angolo della bocca usciva una schiuma densa e giallastra.

“Jennah-atè! Eravamo nel bosco in cerca di cibo, quando tutto ad un tratto Mycah si è accasciato al suolo ed ha
iniziato a fare così!” -esclamò chiaramente in preda al panico l’altro ragazzo.
“Portatemi una brocca vuota” – disse la nostra sciamana con voce calma.
Ben presto una brocca comparve attraverso la folla che ormai si era radunata intorno al ragazzo.
La nostra Guida prese la brocca, chiuse gli occhi, e cominciò a parlare una lingua a noi sconosciuta:
il timbro della sua voce cambiò, assomigliando al rumore che fa la brezza quando passa fra le fronde
degli alberi.

Magicamente, dal vaso di argilla sgorgò una sostanza dorata simile ad acqua, che Jennah-atè riversò sul giovane.
Dopo pochi secondi, gli spasmi cessarono, il respiro del ragazzo si fece regolare e parve cadere in un dolce sonno.
“Aveva mangiato del turk’eth, una radice velenosa” -disse la nostra sciamana nuovamente con la suo timbro di voce –
“presto, si sveglierà come se niente fosse successo”.