Chasmù-Sa Wè

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“…so solo che il mio trisavolo e la sua sorellina furono gli unici superstiti della città che all’epoca veniva chiamata Valras” disse Corbaine
gettando un ramoscello nelle fiamme.
Era una notte senza luna e la sola luce del fuoco non gli consentiva di vedere le persone vicono a lui:tuttavia il vecchio sapeva bene di
avere la completa attenzione di tutti.

“Era un’epoca in cui il progresso aveva donato all’uomo mezzi ed agi incredibili- continuò Corbaine – questo progresso l’aveva però reso cieco
e impreparato all’arrivo di Chasmù-Sa Wè”.
“Come puoi sapere il nome del mostro?” -chiese una giovane voce dall’altra parte del bivacco.
“Lo so perchè me lo ha detto il nostro Sciamano,ragazzo.”
“E lui come può saperlo?!” -ribattè la giovane voce fuori campo.
“Basta con le domande sciocche! Hinmazask-atè parla con il vento e la sua parola è la voce della Natura”.
La spiegazione fu esauriente, poichè per i minuti a seguire l’unico rumore fu quello dello scoppiettìo della legna nel fuoco.

“All’epoca c’erano macchine che facevano il lavoro per l’uomo, veicoli che in pochi minuti potevano coprire grandi distanze ed armi meccaniche
in grado di uccidere qualsiasi essere vivente con un solo colpo ” – riprese Corbaine – “ma tutto ciò fu inutile contro Chasmù-Sa Wè: apparve
nella forma di una mastodontica massa di sabbia rosso sangue, alta decine di metri, e si insinuò velocemente dentro ogni cosa che incontrava.
Tutto ciò che l’uomo nel corso dei secoli aveva costruito e perfezionato,smise di funzionare: in pochi istanti si trovò ad essere come
un bambino spaventato e inerme dinnanzi ad un predatore assetato di sangue.
Il mio trisavolo riuscì a salvarsi solo grazie ad un cavallo sul quale lui e sua sorella scapparono lasciandosi dietro la propria famiglia,
gli amici e tutto ciò che fino ad allora aveva avuto un senso per loro. Quella fu la fine della cosidetta Civiltà Moderna. ”
Nuovamente e per diversi minuti, il crepitìo della legna fu l’unico suono intorno al bivacco.

“Chasmù-Sa Wè ” -chiese una voce femmile proveniente dalla destra di Corbaine- “è…un diavolo?”
“Diavolo?” – disse il vecchio,accompagnando la risposta con un sorriso amaro – “No, quelli come lui hanno molti nomi ma non sono diavoli.
Alcuni li chiamano Piaghe, altri Catastrofi…qua nella tribù Xanantes li chiamiamo Sofferenze”.
Liberamente tratto dalla lingua Dakota:

Chasmù- Sa Wè: Sabbia, sangue e sale.
Hinmazask- Capelli grigioviola.
atè- particella reverenziale.